Menzione speciale per il progetto “Madeleine in biblioteca” alla conferenza di Public History di Mestre 2022

Il progetto Madeleine ha ricevuto una menzione speciale da parte della giura del concorso Poster alla quarta conferenza di Public History di Mestre promossa dall'Associazione italiana di Public History (AIPH) nel 2022.

La ricerca, sviluppata nel quadro del programma di dottorato in Storia dell'educazione (Università di Firenze), si propone di indagare la Public History e il suo rapporto con la Storia della lettura attraverso le risorse digitali, la memoria sociale e le biblioteche. Una nuova partnership per valorizzare il passato e promuovere l'importanza della lettura grazie al progetto "Madeleine in biblioteca" a cui poi si è aggiunto "Un libro insieme" (la mappatura dei gruppi di lettura in Toscana che trovate parzialmente inserita su questo sito).

Il primo progetto, come ben sa chi segue questo spazio web, mira ad indagare i ricordi di lettura, dall'infanzia all'età adulta. Madeleineinbiblioteca.it, collegato a una pagina Instagram "Madeleine.Lab", raccoglie e condivide queste testimonianze autobiografiche, utilizzate anche per realizzare laboratori nelle biblioteche che trattano la storia della lettura (censura, educazione familiare, libri per bambini, ecc.): un modo per collegare micro-storie e storia, per riflettere sul passato utilizzando la narrazione storica del pubblico non specializzato.

Il secondo progetto, "Un libro insieme", esplora la storia recente dei gruppi di lettura in Toscana e include la realizzazione di una mappa georeferenziata sul sito web, costruita grazie al contributo dei cittadini e delle biblioteche, che rappresenta uno strumento utile per cercare e trovare i gruppi sul territorio.

Utilizzando risorse digitali e la storia orale, questa ricerca si propone quindi di: indagare attraverso fonti orali e autobiografiche la storia della lettura, valorizzare l'importanza di "pensare storicamente" per l'intera comunità, compresi i luoghi di apprendimento, promuovere la lettura e le biblioteche come progetto utile per il pubblico grazie ai laboratori e alla mappa georeferenziata.

Il passo successivo è stata la creazione del podcast "Imparare a leggere inizia il viaggio" per aumentare la condivisione e sfruttare le potenzialità delle Digital Humanities.

Ma che cos'è la Public History? In breve posso dirvi che si tratta di un'area di lavoro storico-scientifica tesa a ricercare un maggior dialogo tra storici e
società e un rapporto scambievole e dinamico tra mondo accademico e un pubblico di non specialisti (Dati 2019). Il principale obiettivo della disciplina è mettere in pratica un dialogo tra interlocutori diversi per stabilire una conoscenza
diffusa e condivisa del passato, per valorizzare la storia e l’importanza di «pensare storicamente», «ritenuto un pensare utile per tutta la collettività» (Savelli
2019), non ultimo il mondo della scuola e della formazione.

Vi invito a leggere alcuni articoli che ho scritto per il volume di Gianfranco Bandini, Paolo Bianchini, Francesca Borruso, Marta Brunelli, Stefano Oliviero (edited by), La Public History tra scuola, università e territorio. Una introduzione operativa Firenze University Press, 2022;

Progettare attività di Public History: criteri orientativi
ed indicazioni operative

BlogRoll e risorse digitali per la Public History

UN GRAZIE SPECIALE alla Biblioteca Civica Agorà di Lucca, al Circolo Laav di Pisa, alla Biblioteca Nova Isolotto di Firenze, all'associazione culturale Il Bucaneve di Lucca, alla Rete Bibliolandia di Pisa e a tutti i numerosi gruppi di lettura toscani che hanno partecipato

Public History

Monica Dati

Public History

Benvenuti nel sito madeleineinbiblioteca.it

Dopo uno sviluppo fortunato negli Stati Uniti la Public History si è affermata con successo nell’ultimo decennio in diversi paesi europei, in particolare in Italia, come area di lavoro storicoscientifica tesa a ricercare un maggior dialogo tra storici e società e un rapporto scambievole e dinamico tra mondo accademico e un pubblico di non specialisti. Il principale obiettivo della disciplina è mettere in pratica un dialogo tra interlocutori diversi per stabilire una conoscenza diffusa e condivisa del passato per valorizzare la storia e l’importanza di “pensare storicamente”, ritenuto un pensare utile per tutta la collettività, non ultimo il mondo della scuola e della formazione.

Esperienze di Public History possano infatti essere proficuamente sviluppate anche in ambito storico-educativo attraverso il coinvolgimento di soggetti diversi (studenti, insegnanti, famiglie, educatori, musei e biblioteche) e con valenze euristiche davvero molteplici, capaci di connettere ambiente accademico, didattica e memoria sociale e di fornire quindi strumenti di comprensione sempre più critica del mondo circostante. L’Associazione Italiana di Public History (AIPH) è nata nel 2016 con il sostegno della International Federation for Public History (IFPH).

In questo progetto curato da Monica Dati si prevede la raccolta di fonti scritte e orali in relazione al rapporto con libri e il mondo bibliotecario. L’ ampia e generica Storia della lettura è accompagnata da un articolato e svariato mondo fatto di tante piccole storie, soggettive ed uniche, quelle dei lettori.

Ami la lettura o ti interessano progetti di Public History ?

Naviga il sito www.madeleineinbiblioteca.it e contattami per partecipare e lasciare la tua testimonianza.


Il progetto Madeleine è possibile grazie al supporto di lettori, librerie, biblioteche, circoli culturali e a tutti coloro che che si occupano di public history. Insieme possiamo organizzare piccoli eventi e seminari partendo dalle fonti e testimonianze raccolte.