(Sbobinatura di intervista registrata)
Come da scaletta. Il tuo primo ricordo di lettura?
Come ricordo, particolare, è un ricordo sull’ approccio alla lettura, sono una persona molto curiosa. Ricordo alle elementari arrivò in quarta una nuova alunna, io già conoscevo una ragazzina che faceva danza con lei e con questa nuova arrivata incominciarono a parlare della collana “I piccoli brividi” e io incuriosita dalle loro conversazioni, da questa cosa, cominciai a chiedere “ma di cosa si tratta?”. Il primo ricordo è questo, l’horror e il soprannaturale mi sono sempre piaciuti e mi piacciono tutt’ora
È iniziata alle elementari questa passione?
Si esatto, mi sono intromessa nelle loro conversazioni e pure io ho iniziato a leggere, con degli scambi tra noi, questi libricini
Un ricordo extrascolastico, o meglio un’amica di scuola ma sempre al di fuori dell’insegnamento
Si una passione nata al di fuori della scuola che la scuola ha poi indirizzato, completato, è un approccio mio
Di scuola invece ti ricordi qualcosa?
Mi ricordo che avevamo una maestra che ho nel cuore, la maestra Turini, una persona che ha insegnato fin che ha potuto, oltre i 70 anni, io l’ho incontrata che aveva una cinquantina di anni, un’insegnante vecchio stampo, che amava trasmettere, con un metodo, la sua ora era oro colato, era un piacere seguirla, erano ore positive. E lei puntava tanto al dettato, ci faceva scrivere, era esigente però non era legata a delle letture particolari, aveva il piacere di farci rielaborare le storie, mi ricordo le poesie per esempio ci divideva in gruppetti e ci faceva rielaborare in disegni, una cosa innovativa, le piaceva che fossimo noi i padroni di quello che il testo voleva dire. Era fissata con la scrittura, ci faceva scrivere, mi ricordo ci spronava a scrivere, ci diceva dovete pensare alle emozioni, se vi chiedo “cosa volete dirmi della foresta” “cosa potreste dire”, i colori, i profumi, le emozioni, stimolava molto.
La lettura è fatta di immaginazione
Si l’ho apprezzato tanto
Durante l’infanzia i genitori ti hanno regalato libri?
I miei non li ho mai visti leggere, però mia mamma mi racconta che prima di avermi, prima di tante cose, leggeva, ora di meno. Loro me li regalavano perché mi ero appassionata ai "Piccoli Brividi", e ricordo un Natale gli chiesi se potevano regalarmi dieci di queste storie, così mi portarono in libreria e mi dissero scegli i titoli che vuoi
Immagino un pacco grandissimo
Si un pacco enorme, poi erano adatti all’età, colorati, io soddisfattissima
Bene, e delle scuole medie hai un ricordo positivo come delle elementari?
Si un ricordo di una professoressa che ho avuto per tutti e tre anni gli anni, Monica, come te
Pensa
Lei puntava molto all’analisi del testo alla comprensione, ci faceva leggere racconti con dialoghi e situazioni e puntava soprattutto agli aspetti psicologici, ho un buon ricordo, è la persona che poi ha indirizzato le mia lettura. Mi ero affezionata ai "Piccoli brividi", lei inoltre aveva creato delle ore di scambio di letture, ci aveva detto “Portate due libri ciascuno e ve li scambiate”, una sorta di biblioteca interna e io portai entusiasta i Piccoli brividi e forse il contesto non era quello giusto….E ricordo uno dei colloqui con i genitori di fine anno, prima o seconda media, andò mamma e portò anche me e lei davanti a mamma disse “questa bambina che è capace, che ha potenziale bisogna che si levi questa cosa dei Piccoli brividi, non sono adeguati”, una ramanzina e io ci rimasi male perché c’ero affezionata “deve leggere altro tipo di narrativa”, ci sono autori anche di questo genere più come dire importanti. Non ricordo chi mi disse ricordo però feci un grande passo avanti e approcciai a Stephen King. Che per me è stato proprio un compagno
Io lo avevo nell’antologia alle superiori
Io non ho avuto questa fortuna
Non ricordo, forse "Shining", non sono appassionata di horror
Ho avuto questa prof. che non ricordo, Agatha Christie o Wilburn Smith, ricordo che mi disse che c’era un autore che mi sarebbe potuto interessare al di fuori dei Piccoli brividi e siccome i week end i miei andavano spesso a Cecina e quando andavano a fare la spesa io ero stufa di girare con loro cosa facevo…. Alla Coop all’epoca c’era un piccolo spaccio di libri e io passavo il tempo lì e ricordo che compravo con i miei soldini un libro di lui, è da lì che ho iniziato a dire che è stato una compagnia, un compagno d’avventure
Autore di riferimento
Si per tanti anni lo è stato, mi sono proprio fossilizzata, perché era un horror psicologico, l’ho iniziato a leggere a 12 anni e mi sono resa conto crescendo che lui stimola l’analisi, come nei test per le selezioni in azienda, “in una situazione surreale come ti comporteresti?”, ecco lo stesso capita nei suoi libri: in una situazione assurda come si comporta la società moderna, c’è il finto moralista, quello che si comporta in maniera impeccabile ecc. Mi ha dato spunti molto interessanti
Hai un libro del cuore di Stephen King?
Si "Pet Sematary", il primo che ho letto
….e se non ricordo male prestato al tuo fidanzato Fabio
Si un libro che ho avuto la fortuna di capire, a me non piace rileggere le stesse cose, non riesco, mi dispiacerebbe anche cambiare il punto di vista di un bel ricordo.
Vero, bella questa prospettiva
Ecco mi sono detta “provo a vedere lui di cui ho molta stima, provo a vedere cosa ne pensa” …ma lui non è riuscito a finirlo
Ma sai ci sono i generi, la lettura è una cosa soggettiva, perdoniamo Fabio
Questo è il tuo libro del cuore?
Si mi ha aperto un mondo
Bene, delle superiori ricordi ne hai? I famosi "Promessi Sposi"……
Si alle superiori ho avuto tre prof diverse la prima del biennio era politicamente impegnata, una donna sola, non spostata, che temevi
Pure la mia, single, femminista…
La ricordo bene, i prof. di altre materie non ricordo niente ma lei si! I promessi sposi dalla terza li abbiamo visti ma con lei cosa abbiamo fatto…. A fine anno ci dava una serie di titoli da scegliere per le vacanze…io ero focalizzata su King e lei mi aprì un mondo e dissi “c’è un mondo di lettura e letteratura” e li approcciai altri autori, come Verga…Nel triennio ho avuto un'altra prof. Che ci fece amare i Promessi sposi, io al di là delle storie e dei libri ho un bellissimo ricordo di come ce li spiegava, era affascinante, ricordo i suoi appunti che forse risalivano ai suoi anni di università, non so se lei studiava a casa per poi ridirci tutto, ma ho un bel ricordo, era una persona molto capace, letture che magari non avrei fatto ma ricordo il suo metodo…
L’estate a leggere Dostoevskij?
Uno dei ricordi più belli, “Delitto e castigo”
Età?
Forse la seconda o la terza liceo
Caspita
Da giovane mi ha colpito tantissimo e anche lì un autore che di mio non avrei letto, ho ancora quelle liste della professoressa del biennio, e di Dostoevskij ricordo che poi ho letto Le notti bianche, Il giocatore, e non mi sono piaciuti purtroppo forse avevo tante aspettative dopo Delitto e Castigo e non mi sono piaciuti così tanto
Succede, poi abituata a King di cui ti piace tutto
Chissà, però di lui ho letto recentemente "L’idiota" e mi è piaciuto tantissimo
Poi è un autore difficile e lo hai letto da giovane, era nella lista?
Si
Certo leggere l’estate Dostoevskij
…e lo so, lei veramente si vedeva era molto carica, carica come le mine, ma ci ha lasciato dei bei ricordi, si vedeva che voleva trasmetterci delle perle che magari per l’età in quel momento non eravamo in grado di cogliere ma ci siamo ritrovati dopo, ci ha dato ottimi spunti
Dopo le superiori, a proposito hai fatto il classico?
Lo scientifico
Lo scientifico, ok, all’ l’università economia
Si
Sei riuscita a combinare la passione per la lettura con gli studi?
Si sono riuscita, fortunatamente anche se l’università non aveva niente di umanistico e la scelsi perché dopo lo scientifico, negata veramente in fisica, quindi pensai “qual’ è la facoltà che mi dà un minimo di lavoro e possibilità?” Ti confesso io nel cuore avevo l’idea di aprire una libreria…….
Davvero??
Ti giuro, e mio padre “ma sei matta, ci fai la fame, ma tienila come passione”. Ingoiai il rospo. Avrei avuto il piacere di fare psicologia e sempre mio padre di nuovo “ma ci fai la fame, devi andare in cura tre anni” e allora dissi “ma è possibile questo non si può quest’altro neppure andiamo ad economia un lavoro me lo darà”. La scelta è stata fatta cosi ma ho coltivato lo stesso la lettura, io davo gli esami nei tempi per potermi poi lasciare tempo e riossigenarmi con la lettura e con cose che mi davano passione
Che bell’aneddoto, poi ti sei appassionata anche ad economia
Per carità si, mi ci sono appassionata perché è molto reale e pratica come me e forse ho fatto bene a seguire questa capacità però sono anche astratta e ho dei sogni
…e quelli li hai mantenuti come passione e con le biblioteche che rapporto hai?
Mi ricordo mio padre che non essendo un lettore, che gli piace avere libri ma non va oltre le tre pagine, ricordo da piccola mi portò lui a fare la tessera in biblioteca ‘era la sezione bambini e ricordo mi portava e mi diceva “prendi un libro in prestito”. E da lì si qualche volta l’ho preso ma mi sono sempre detta che i libri che leggevo li volevo avere
Un feticcio
Si può essere, una passione morbosa, mi piace averli, vederli con me, però è un ricordo bello, un genitore che ti porta in biblioteca è bello ma poi non l’ho coltivato sul lungo periodo
Preferisci le libreria?
Sì e il mercatino dell’antiquariato, è il mio mondo il libro vissuto, con un suo passato, un libro con un sua storia e chissà da quali mani è passato
Pure io
Almeno che non sia un uscita nuova, ma l’idea di ridare una vita al libro, ti giuro, mi piace molto
Anche a me, io uso Comprovendolibri
Ultimamente ho comprato a Levanto, da un ragazzo online che ha un mercatino, in questa quarantena volevo comprare libri usati e sono andata su market place di facebook e aveva tanti libri interessanti e ho fatto una lista mi ha mandato un pacco con 25 libri non so dove metterli
25??
Si 25 libri da questo ragazzo di Levanto
Per un po’ sei a posto
Si lo so ma non riesco a rinunciare all’idea di comprarne anche se ne ho già
Su questa legge si basa l’editoria. Agnese se ti dico “lettura” …a cosa pensi
Sicuramente è stata ed è un passatempo, una necessità , perché proprio ti permette di sognare, di entrare in un’altra dimensione, ovunque tu sia un libro ti porta altrove e poi è stata una compagna di avventure, essendo figlia unica, io avevo i miei libri e mi faceva stare in pace con tutto
Quando leggi hai una fascia orario, un giorno di preferenza?
Il week end obiettivamente è il momento migliore, leggo la sera se non sono state giornate pesanti altrimenti tre righe e crollo e poi io porto un libro sempre con me, nella borsa, qualsiasi tempo morto, le code, io lo tiro fuori e lo leggo
E ora cosa hai nella borsa?
Faletti, Niente di vero tranne gli occhi
Poveretto è morto giovane, io ho letto "Io uccido"
Peccato ci ha lasciato troppo presto
Di nascosto hai mai letto? Nicola mi diceva che ha letto Sepulveda nell’ora di Narrativa
(Risata)
No no mai letto di nascosto
È una cosa molto soggettiva
Però posso dire che ho letto in orari assurdi la mattina presto o la notte con mio padre che mi urla “devi andare a letto, domani lavori”
Libri odiati ne hai?
Allora ho provato, non esiste che non finisca un libro, è come negare la mia capacità di fare una cosa, ho avuto dei limiti con Eco: "Il pendolo di Foucault"
Caspita io non l’ho finito
Io l’ho portato fino in fondo
Mamma mia, io non riuscirei nemmeno dire di cosa parli
Devo essere sincera non ho capito molto di cosa parli nemmeno io che l’ho finito
Io sono rimasta male di "Sulla strada", ci sono rimasta male doveva piacermi!!
Capita
Letture coraggiose le tue Agnese, un’ultima domanda: ci sono domande che non ti ho fatto?
Mi hai fatto tante domande, ecco riprendendo i fumetti come Nicola. Prima di lui non ho mai approcciato a questo genere, lui da amico mi regala libri, ci regaliamo libri, e lui mi ha introdotto ai fumetti. Pensavo fosse una cosa da ragazzini poco interessante invece ho rivalutato, è una lettura sempre più leggera di un libro, accompagnata da immagini che aiuta nei momenti di stress quando non riesci ad approcciare un libro e offre tanti stimoli. Se tornassi indietro ai tempi della scuola direi agli insegnanti come suggerimento di approcciarsi con il fumetto ai ragazzi per far amare la lettura
Il tuo amico Nicola ti ha regalato fumetti?
Si è appassionato di Lucca Comics, dove ha conosciuto Claudio Chiaverotti che in quel periodo aveva lanciato Morgan Lost, un assassino di assassini, il tema era nelle mie corde e lui regalandomi i primi fumetti mi ha approcciato a questo genere, e siccome mi disse “ho intenzione di completare la collana”, da allora compra il suo fumetto e il mio e io li rendo i soldi. E cosi mi ha introdotta al piacere del fumetto in un’età non proprio da ragazzini
È bello avere qualcuno che ti regala libri e conosce i tuo gusti, io avevo un caro collega ora a Londra e sento la mancanza
È una cosa bella qualcuno che ti dà stimoli, che ti fa da amplificatore
Ti viene in mente altro
Spero solo che in un futuro ci sarà qualcuno che sappia apprezzare ancora i libri, io non sopporto la digitalizzazione
Ti capisco, sono vintage pure io
Il momento più bello della lettura è quando finisco il libro e lo metto a posto, poi ho tutta una mia catalogazione
Si
In ordine alfabetico orizzontale e vedo questi colori diversi che si mescolano e mi dà piacere, Stephen King avendo 60 libri ha una sezione a parte
È una libreria grande
La mia stanza, sono 9 metri quadrati e una parete è solo libreria
Wow
e quando andrò a stare con Fabio il mio sogno… ho ideato un piano una mansardina dove nella parte più bassa il mio sogno sarebbe farci una libreria
Volevi fare la libraria e cosi ti fai una libreria privata….
Esatto, sperando che poi sarà apprezzata da chi verrà dopo di noi
Giusto, Ok direi che abbiamo finito.