(Sbobinatura di intervista registrata)
Come da scaletta. Il tuo primo ricordo legato alla lettura?
Si intanto quando ero piccola leggevo i fumetti, appena ho iniziato a leggere, leggevo tantissimi fumetti come Topolino che è quello che più mi ha formato
In che anni?
Io sono del ‘57, si parla del ‘63 avevo sei anni. In quegli anni oltre la scuola leggevo questi fumetti, mi piacevano, mi piaceva scrivere, facevo pensierini che poi erano pensieri di sette pagine e la maestra mi diceva di sintetizzare, ecco avevo questa passione. Poi logicamente appena ho avuto la possibilità ho letto i classici sia italiani che stranieri. Alle medie Dante, Verga, Manzoni, Leopardi, non c’era un autore che non mi piacesse, amavo leggere. Questi si facevano da programma a scuola, per mio conto negli anni ‘70 mi piaceva Peter Kolosimo, “Non è terrestre” per esempio, “Terra senza tempo”, ero appassionata da tutto ciò che era misterioso, adoravo questi racconti, le piramidi, gli extraterrestri, avevo questa passione, per le cose non razionali, mi piaceva questo ramo, di Kolosimo i libri li ho letti tutti
Come è nata questa passione?
Anche da piccola sono sempre stata molto curiosa, non mi sono mai accontenta di quello che mi diceva la maestra o il prof, per dire, in prima superiore mi sono fatta dare “La teoria della relatività” che non ero neanche brava in matematica, non mi piaceva, la trovavo fredda però Einstein mi appassionava e anche se non avevo le competenze, mi sono letta tutta la teoria della relatività
A che età?
In prima superiore, 15 anni. Ero appassionata di cose che i miei compagni trovavano noiose, io le leggevo di mia volontà, extra compiti
E questo fin dalle elementari, l’amore per il mistero
Si le cose che mi piacevano potevano sembrare difficili, ma l’affermazione “non le puoi capire” non l’ho mai accettata ed infatti il prof. me lo diede volentieri. A matematica avevo il sei misero e ripeto non mi piaceva, mi affascinava però la parte filosofica delle cose, non di calcolo e scientifica. La teoria mi piaceva perché si collegava al discorso dello spazio, di Kolosimo, io in quella teoria trovavo riscontro nelle mie letture, seguivo una mia logica nel leggere. Kolosimo ma non solo Umberto Eco….
Alle scuole superiori cosa hai fatto?
Perito aziendale corrispondente lingue estere, italiano avevo nove, ero molto brava, ho vinto anche un premio a livello nazionale per un tema sul Parlamento europeo, mi avevano ospitato, ero stata in Germania con altri studenti europei che avevano vinto questo concorso, a 18 anni. Mi piaceva scrivere, i miei argomenti, il tema libero, creare con la fantasia, i temi di cultura generale, quei temi lì
Non hai mai pensato di fare il Liceo classico?
Il mio sogno in realtà era parlare le lingue straniere e avevo scelto questa scuola per le lingue perché non c’era il Liceo linguistico all’epoca nella mia città. Mi piacevano anche filosofi come Voltaire, Platone, ho letto pure Nietzsche in tedesco, “Così parlò Zarathustra”, me lo ricordo ancora
Che lingue?
Tedesco e francese
Avevi l’ora di narrativa anche per queste due lingue?
Si, si chiamava “conversazione”, leggevamo testi in lingue straniera e io mi ero cimentata in Nietzsche, un mattone non da poco
È difficile in italiano figuriamoci in tedesco. Sei una lettrice versatile?
Si anche i gialli di Agatha Christie, ho letto tutto di lei, da ragazzina Bram Stoker, Edgar Allan Poe e poi mi spaventavo. Posso raccontare un aneddoto?
Certo, volentieri
Ero ragazzina, leggevo un libro di Edgar Allan Poe, il personaggio aveva il terrore di risvegliarsi dentro la bara e quindi ci aveva messo all’interno un campanellino nel caso fosse stata una morte apparente lo avrebbe suonato. E io non so per quanti mesi mi sognavo che morivo e mi risvegliavo dentro una bara. Io li vivevo i libri, li leggevo e mi ci calavo, c’è stato un periodo avevo il terrore “e se capita anche a me questa cosa?”, ma la fantasia, la curiosità era troppo forte e continuavo a leggere
Leggevi nel tempo libero?
Si, avevo tanti impegni, facevo tanto sport a livello agonistico
Cosa?
A calcio, ero nella nazionale di calcio femminile
Una pioniera. In che squadra?
Spezia e Sampdoria, nel ’70, avevo 13 anni: giocavo, studiavo e leggevo la sera. Di solito ero vigile la sera, rendevo dalle otto fino a mezzanotte, poi c’erano libri che leggevo fino alle due alle tre di notte perché volevo vedere la fine, dovevo leggerli subito, arrivare in fondo, non potevo aspettare quattro giorni, anche tomi consistenti. Lo stesso recentemente per Dan Brown, Glenn Cooper, mi appassionano, li divoro e poi li leggo con più attenzione, faccio cosi di solito
Ecco tornando all’adolescenza, ti ricordi di libri regalati, i genitori ti stimolavano?
i miei genitori non mi hanno stimolato, mi stimolavo già molta da sola, mi regalarono “Il giardino segreto” “Il giardino dei Finzi Contini”, “Anna Frank”. Poi ho divorato “Capitani coraggiosi”, Kipling, Melville, “Moby Dick”, “Twain” lo adoravo, tutti libri d’azione, non leggevo libri d’amore, mai in vita mia l’unico “Via con il vento” perché vidi il film mi appassionò. Da piccola, stavo per dimenticare, le fiabe le ho lette tutte, “Biancaneve”, Cenerentola, “Il gatto con gli stivali”, sapendo che mi piacevano i regali erano libri da parte di genitori e zii, “Pollicino”, non me ne sono persa una. E poi mai lasciato a metà un libro anche Umberto Eco, “Il nome della rosa”, “Il pendolo di Foucault”
“I Promessi sposi?”
Si mi piacevano ma non erano il mio genere, mi piaceva Leopardi, Foscolo, questi personaggi rassegnati al loro destino non mi piacevano, la provvida sventura…no no.
Gli insegnati che ricordi hai?
La maestra della prima elementare era bravissima mi ha insegnato tanto, io non sbaglio una doppia, sai a La spezia ce ne dimentichiamo delle doppie, “tera” invece di “terra”, mai fatto un errore ortografico a scuola, poi ho dovuto imparare a fare la sintesi, senti adesso quanto parlo
Dopo le scuole superiori?
Avrei voluto andare all’università, fare giornalismo o archeologia, ma sai la famiglia, non volevo pesare, mio padre faceva il meccanico, pur essendo uscita con il nove, avrei potuto continuare ma ho detto “no” tanto il mio sogno era viaggiare
E ci sei riuscita?
Si ho lavorato nei villaggi turisti, ho viaggiato con Club mediterranee
Operatrice turistica
Si era il mio sogno, ero animatore, il contatto con le persone mi è sempre piaciuto
Ti sei realizzata
Si ho fatto anche lavori d’ufficio, poi ho avuto una bambina e non riuscivo a conciliare lavoro e famiglia, però l’ho seguita bene fino all’università, lei è laureato in lingue
Che bello, ha seguito le tue orme
Ha fatto quello che non ho fatto io, non che l’abbia costretta, assolutamente, è stata una sua scelta
Dopo le superiori hai letto con la stessa frequenza?
Si tutt’ora mi ritaglio spazio per leggere, leggo tutto pure “La dieta della longevità” di Longo, mi appassionano anche le cose scientifiche e mediche, sai ora c’è internet ma un buon libro è una compagnia di cui non farei mai a meno
Leggi la sera?
Si soprattutto la sera, il giorno sono presa da tante cose, ma la sera la ritaglio per la lettura- Ho letto anche la Bibbia, mi piacerebbe leggere il Corano, sono stata in India, ho letto di Buddha, non sono religiosa ma mi piace la storia delle religioni
Siddharta lo hai letto?
No di Hesse ho letto altro ma ora non ricordo
Narciso e boccadoro
Si quello si
Ma ho letto anche “Il capitale” di Marx
Pensa….
Mi piace anche la politica
La saggistica politica?
Si si
Ma anche diritto. Non c’è niente che non mi appassioni se serve ad imparare, anche se ho 63 anni devo sempre imparare
Hai un libro del cuore?
Ma sinceramente i libri che ho letto li amo tutti, quello che mi è piaciuto nella mia fase di romanticismo e di sogni, è stato “Via con il vento”, un romanticismo avventuroso ovviamente, c’era la guerra, io mi rivedevo in Rossella perchè ho dei lati maschiaccio. Il film l’avrò visto 6-7 volte. Il libro l’ho letto in francese
Neanche in lingua originale
Si lo lessi in francese, il film è fatto molto bene
Il finale è lo stesso, identico?
“Domani è un altro giorno”, “oggi non ci voglio pensare perché domani è un altro giorno” il libro finisce con la stessa frase ma nel libro il finale è più bello, c’è una descrizione accurata, sembra tu sia li. In quel periodo mi piaceva, perché non era melenso…Mai letto Liala mai, Harmony mi rifiuto, il romanticismo stucchevole non è mio genere
A che parola associ lettura?
Conoscenza, per me è conoscenza, anche da piccola ho sempre ragionato in questi termini: se non sai sei facilmente manipolabile. Lettura è libertà se sai sei libera, nessuno ti può far credere una cosa che non è vera.
Durante il covid hai letto di più?
No, stare chiusa in casa mi fa stare male, per me è una pena, mi manca vedere le cose, ho passato le ore in giardino e non mi veniva voglia di leggere, non ero concentrata, era uno stato mentale, mi mancava l’esterno, avevo bisogno di qualcosa che come il giardino mi collegasse con l’esterno
Ultimo libro letto?
Quello di Dan Brown, “Il simbolo perduto”, un librone, qualcosa di Camilleri…
Sai già cosa leggerai?
Ora stavo leggendo Renzi, anche se dopo un po’ mi ha annoiato, l’ho iniziato a leggere ma sono cose che ha scritto che sono già superate dalla storia politica, la politica va veloce
Ultima domanda
Domande che non ti ho fatto?
No, sono io che ho divagato forse troppo, mi piace parlare, io chiacchiero- In linea generale direi che ho una grande passione per la lettura che non mi passerà mai. Da piccola io sono cresciuta con questa passione, mia mamma leggeva, mia nonna anche, mia mamma aveva studiato fino alla terza media, all’epoca per una donna era già qualcosa, forse mi ha trasmesso lei questa passione, è stato subito amore con i libri
Tuo padre che lavoro faceva?
Il meccanico riparava auto, e anche lui mi diceva che non aveva potuto studiare e ci teneva che prendessi bei voti. La generazione che non ha avuto questa possibilità dà importanza alla cultura. Dico sempre ai bimbi che non hanno voglia di studiare che sbagliano perché “i vostri nonni, zii non hanno avuto questa possibilità”. Non si rendono conto che lo studio non è per il prof. ma per loro stessi-
L’idea di un riscatto sociale tramite istruzione si è persa. Anche della lettura come pensiero critico come dicevi te….
L’importante oggi è guadagnare denaro, lavoro non si trova, “cosa studio a fare?”, io sono stata fiera di aver studiato, per una mia personale soddisfazione, non deve servire per lavorare o per denaro ma la società non trasmette questo valore