Il racconto di Emiliano

Direi che i primi testi che ho letto autonomamente siano stati “Il principe” di Machiavelli e “Il Manifesto del Partito Comunista” di Karl Marx
Emiliano,Lucca

La mia memoria di lettore parte dalle scuole medie, quando l’approccio alla lettura venne incasellato all’interno di una specifica materia, la cosiddetta “narrativa”.

Nella mia esperienza, tale approccio si sostanziò nell’imposizione a tutta la classe di un libro scelto dal docente che poi veniva riassunto, commentato e spiegato capitolo per capitolo.

In particolare, causa la predilezione della docente stessa per il mondo animale, i libri scelti riguardavano quasi sempre storie di cani, stambecchi, caprioli, ecc., nelle loro interazione con gli umani, specie bambini o adolescenti.

Ora, è vero che tra questi testi, c’erano anche delle perle, come i libri di Konrad Lorenz (credo uno degli etologi più stimati al mondo), però questa tematica esclusiva rimaneva comunque piuttosto ostica da superare.

In generale, già a quell’età pensavo (e lo penso tutt’oggi) che imporre la narrativa alla stregua di altre materie (matematica, storia, inglese) sia un vero abominio. E’ vero che la scuola deve in qualche modo indirizzare lo studente a leggere però, se anche la lettura viene confinata nel novero delle materie e dei programmi, con un approccio esclusivamente nozionistico, rischia di creare una crisi di rigetto.

Per la mia esperienza, fu proprio una crisi di rigetto l’effetto che venne a crearsi. Infatti, già prima delle superiori, ho abbandonato qualsiasi rapporto con i libri di narrativa, e mi sono dedicato esclusivamente a testi di politica, economia, storia ed attualità. Direi che i primi testi che ho letto autonomamente siano stati “Il principe” di Machiavelli e “Il Manifesto del Partito Comunista” di Karl Marx. 

Per quanto riguarda le letture più corpose credo che la prima sia stata la “Storia d’Italia” di Montanelli, Gervaso e Cervi. Comunque già da quel periodo ci fu l’abbondono totale della narrativa che continua ancora oggi  a favore di saggi storici e di geopolitica.