Non sono mai stata una gran lettrice.
Leggevo la lista della spesa. Poco di più. Le offerte del supermercato erano così allettanti, utili e poi il resto della giornata era impegnato a lavorare o a spalmarmi sul divano davanti alla tv... come avrei potuto leggere altro? E soprattutto a cosa sarebbe servito?
La lettura era stata utile all'università. Quando mi serviva per superare gli esami. Quando dovevo cibarmi di libri quotidianamente. Anche quelli indigesti, quelli che ti fanno venire il mal di pancia solo a guardarli.
Quindi, appesa la laurea al chiodo, firmato il contratto di lavoro, chiuso l'ultimo libro.
Rimanevano le offerte del supermercato.
Poi è successa la magia.
Ho iniziato con alcuni libri motivazionali, di crescita personale. Dovuto a un periodo della mia vita particolare, in cui soffrivo di ansia.
I libri sono tornati nella mia vita quindi non più per farmi venire il mal di pancia ma per farmelo passare.
Per insegnarmi come evadere, imparare a relazionarmi meglio, conoscermi. Mi hanno spiegato tanto. Ho conosciuto storie, biografie e molto altro.
Il primo di questa fase è stato "Intelligenza emotiva" e di lì molti altri né sono seguiti.
Sono ora una costante.
Mi ritaglio tempo, me lo dedico a loro.
Non avevo colto fino a qualche anno fa l'importanza della lettura.
Ora capisco veramente appieno quanto sia essenziale, nutriente e vitale.
E mi ricollego al primo ricordo di me adolescente in biblioteca del mio paese a leggere " I piccoli brividi". Quella voglia e curiosità che avevo, ora mi pervadono ancora e quella curiosità del mondo è tornata più forte che mai.
Caterina
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