Intervista a Roberto

"I rari giorni in cui non riesco a leggere una riga, mi sento quasi in colpa"
roberto - libri
Roberto, Genova, 1977, impiegato


Qual è il tuo primo ricordo legato alla lettura?

Difficile dirlo. Direi che il mio primo ricordo riguarda la lettura di fumetti (“Topolino” in primis) già alla scuola materna. 

Che libri hai letto durante l'infanzia e alle scuole elementari? Che libri ti hanno regalato i genitori e parenti?

I libri che ricordo con grande amore e che rimangono indelebili nella mia mente, riferiti a quel periodo (scuole elementari/inizio medie) sono i grandi classici della letteratura per bambini/ragazzi: “I ragazzi della via Paal”, “Cuore”, “La Storia Infinita”, “Le avventure di Jim Bottone”, “Huckleberry Finn”, “Tom Sawyer”, “Oliver Twist”, “David Copperfield”, “La collina dei conigli” (molto difficile e complesso, in realtà), “Il Mulino dei 12 corvi”, tutti i libri di Jules Verne (“Michele Strogoff” sopra tutti) et similia.

E da adolescente cosa hai letto? 

Da adolescente mi sono buttato, anche per l’influenza che ha avuto su di me mia sorella di 8 anni più grande, sui classici della letteratura, in particolare francesi, russi e italiani. Ho letto molto di Hugo, Zola, Pirandello, Calvino, Pavese, quasi tutto Dostoevskij, Gogol, Checov, Tolstoj, Solzenicyn. E altri.

Che scuole superiori hai fatto?

Liceo Scientifico, ma dopo due anni mi sono accorto che sarebbe stato meglio iscrivermi a una scuola più di stampo umanistico (anche se si faceva tanto italiano anche allo Scientifico)

Ti piaceva l'ora di narrativa?

Molto, tanto da portare Lettere come prima materia all’Esame di quinta.

Cosa avete letto nelle ore di lettere?

Seguendo i diversi programmi, abbiamo letto tutti i grandi nomi della letteratura italiana. Da Ariosto e Tasso a Manzoni, Verga, Pirandello e Svevo. Passando per tutti i grandi poeti dell’800-900 (preferisco la prosa alla poesia, in generale; ma Leopardi e Montale rimangono ai vertici delle mie preferenze italiane)

Quali libri hai detestato o ti sono stati imposti? Quali sono i libri che ti sono rimasti nel cuore?

Libri imposti sono stati quelli decisi dalla scuola ma non ne ricordo nessuno che abbia proprio detestato. Certo i “Promessi Sposi” sono stati molto faticosi…ma, a posteriori, ho presto capito che fossero imprescindibili!

Nel cuore me ne sono rimasti tantissimi. Se dovessi fare di getto una classifica, una sorta di top ten non in ordine (ed escludendo gli italiani che andrebbero trattati a parte), metterei probabilmente: “L’ammazzatoio” (Zola), “Cuore di tenebra” (Conrad), “I fratelli Karamazov” (Dostoevskij), “L’urlo e il furore” (Faulkner), “Il fantasma dell’opera” (Leroux), I Buddenbrook” (Mann), “La famiglia Moskat” (Singer), “Danny l’eletto” (Potok), “La notte” (Wiesel), “L’animale morente” (P. Roth), “Infinite jest” (Wallace). Consapevole di far torto a tanti altri…


Leggi nel tempo libero? Che genere di libri? Quando e dove leggi?

Si, leggo soprattutto nei weekend invernali, ma il momento principale è la sera prima di dormire. Leggo finchè non mi si chiudono gli occhi (poco purtroppo…a volte 10 minuti, a volte mezz’ora, raramente di più…purtroppo svegliandomi molto preso la mattina, la sera fatico a non crollare dal sonno). Non ho un genere prediletto. Come per i film, non ho temi preferiti rispetto ad altri. L’importante è che siano “profondi” e scritti bene. 

Diciamo che evito, perché non mi interessano, (a parte, ovviamente, gli “harmony”) le saghe fantasy (eccetto Tolkien che comunque è stato un grandissimo), i libri storico-politici alla Follett, quelli di spionaggio (anche se ho letto qualcosa di Fleming, ma non mi ha entusiasmato) e i libri new-age (“La profezia di Celestino” rimane uno dei libri più brutti mai letti nella mia vita). 

C'è un libro legato ad un particolare ricordo del tuo passato? Un libro che ti fa venire in mente un evento particolare?

Bella domanda…forse si, un libro poco importante che lessi in 2° o 3° media. Però mi rimase dentro, e tutt’ora lo ricordo bene: “Cambio di stagione” di Angela Nanetti. Diciamo che stavo vivendo i primi interessamenti per le ragazze e il libro trattava proprio delle prime infatuazioni di un ragazzo. Timing perfetto!


Hai mai letto libri di nascosto?

No, direi mai.


Che rapporto hai con le biblioteche? E in passato?

Scarso, molto scarso. Non le ho quasi mai frequentate, sia da studente che dopo. Ho sempre preferito studiare e leggere a casa. Le ho frequentate solo durante la preparazione della tesi di laurea, più che altro per questioni di ”cuore” che per reale voglia/necessità. Prediligo invece le librerie, dove passerei ore.


Cosa significa per te la lettura? Quali parole associ a "lettura"?

Non ne potrei fare a meno, non potrei vivere senza. I rari giorni in cui non riesco a leggere una riga, mi sento quasi “in colpa”. Le parole che associo al termine lettura sono compagnia, appagamento, dilatamento del tempo, arricchimento. Insomma, Vita!