(Sbobinatura di intervista registrata)
Come da scaletta qual è il tuo primo ricordo di lettura?
Il mio primo ricordo di lettura è proprio legato all’inizio della scuola elementare, quando in realtà leggi ma non un libro e prendi queste frasi scomposte in sillabe, io ho proprio una frase che ogni anno in autunno mi torna in mente che è: “la castagna è dentro il riccio”. Questa è la frase che per prima ho imparato a leggere, comporre, scrivere
Questa frase…
Si mi è rimasta impressa e se la ricordano anche a casa, perché ripetevo ad alta voce
Quindi il primo ricordo è legato al contesto scolastico?
Si, ho anche un ricordo dell’asilo scuola-materna ma facevo album di figurine, all’epoca andavano molto di moda, anche lì c’erano parole da leggere per bambini della scuola materna. Attaccavo le figurine e riuscivo a capire cosa c’era scritto accanto alla figura, però non più di tanto
E alla scuola elementare? la lettura era stimolata?
Lo ricordo avevamo il sussidiario e il libro dove c’erano le storie da leggere, degli estratti di brani, si leggeva quello in classe non ricordo libri in particolare
Quindi leggevate su quello
Si ricordo di libri ce l’ho alle medie ma non alle elementari, di mia iniziativa leggevo Topolino, ne ho tantissimi in mansarda, leggevo fumetti e poi mi regalavano, perché mi piacevano molto, i manuali delle Giovani marmotte, Candy Candy, esperimenti da fare anche in cucina.
Te li regalavano genitori e parenti?
Si i genitori
Per compleanni ecc.
Si soprattutto mia mamma, lei è sempre stata per la lettura, ha sempre detto che se avesse avuto la possibilità avrebbe fatto l’insegnante di lettere, e quindi su questa cosa lei faceva attenzione sia con me che con mia sorella, poi con mia sorella ha avuto gioco più facile perché è più umanistica di me come approccio alla vita. Io sono più matematica
Vi leggeva i libri?
Quando non sapevamo leggere si, quando eravamo malate, la sera a letto, i classici libri per bambini, “Le mille e una notte”, “Cappuccetto rosso”, “Bianca neve e i sette nani”, “Cenerentola”, ce ne ho tantissimi, ripresi da quando ci sono i miei nipotini. Mia sorella per la lettura è davvero fin troppo attenta. Il primo libro glielo ho regalato io ai nipoti, quei libri morbidi da attaccare al passeggino sai…
Sei stato il loro primo stimoli di lettura
Sono sempre cresciuta con mia mamma che ci diceva che anche se non facevamo la lezione durante le vacanze estive però voleva che leggessimo, “se leggete imparate tante cose”, “non perdete l’allenamento alla lettura”, insomma c’è sempre stata molta attenzione
Che lavoro faceva tua mamma?
La bidella, mia nonna è rimasta vedova presto e mia mamma non ha potuto studiare, è entrata a scuola come bidella, per quanto poteva fare ha sempre partecipato anche alle iniziative della scuola
Uno stimolo davvero importante
Si mi rendo conto pure io, vuol dire tanto da piccolo avere qualcuno dietro
E poi spesso dove non arriva l’insegnante in alcuni casi c’è il genitore
Si poi alle elementari sono stata sfortunata l’insegnante che ci piaceva tanto è stata trasferita o forse ha chiesto lei il trasferimento, in seconda ne arrivò una che si ammalava sempre in terza un’altra. Poi in quarta arrivò una ragazza giovane di 20 anni che aveva vinto il concorso ed era bravissima, si faceva analisi logica e grammaticale le ho imparate con lei, siamo ancora in contatto
Giovane, insegna sempre?
Si adesso è vicina al pensionamento. Con noi era brava, paginate di grammatica.
Dove hai studiato?
Le elementari e medie le ho fatte ad Orentano. Andavo a piedi a scuola, alle superiori ero a Pontedera. Ad Orentano c’è uno stabile, al primo piano le elementari, al secondo le medie
Ho fatto tutto ad Orentano anche le materne
Un istituto comprensivo?
Si anche se in realtà la scuola materna dell’istituto comprensivo è a Villa campanile, questa di Orientano è privata, all’epoca parrocchiale io andavo all’asilo e c’erano le suore, ora è diversi anni che non ci sono più, c’è la cooperativa negli ultimi anni, nel 2011 c’ho lavorato pure io come insegnante
Che bello
Fu il primo anno che aprirono, io ho la laurea in psicologia dello sviluppo e gli faceva comodo tra virgolette per eventuali permessi, mi fecero un contratto da settembre a giugno ma essendo comunque un asilo parrocchiale, sai mi trovano bene ma va bene per chi vuole stare ad Orentano, io mi sentivo un po’ stretta.
Ho capito, immagino
Si ho fatto questa esperienza volentieri, mi sono reinventata tante volte
Alle medie? Che ricordi hai?
Allora senti delle medie grazie alla tua idea, lo scorso fine settimana sono venuta in mansarda dove abbiamo una sorta di biblioteca, con i libri miei e di mia sorella, me li sono riguardati, c’è un libro che a mio avviso era troppo per i ragazzi di terza media, eccolo qua, “La nuvola nera” della Loescher editore, di Fred Hoyle. È un bel libro ma tutti eravamo d’accordo che per la prima media era difficile
Fantascienza?
Un misto, è una nuvola di gas mortale, politici che si agitano e scienziati che scoprono che la nuvola non è solo un cumulo di gas, è tra fantascienza e suspense, spunti di riflessione sui rapporti tra scienza e politica, è un libro da rileggere ora
Non in prima media
Si lettura troppo impegnativa
Ve la diede la vostra professoressa?
Si lo ricordo come libro di narrativa di prima media, io ho il vizio fin da piccola di scrivere sui libri nome cognome, data, qui c’è scritto “1 G” la mia sezione alle medie e ricordo faceva parte……
...dell’offerta formativa
Si esatto quando devi comprare i libri, questo era insieme all’antologia
Che tipo era la vostra docente?
Ci pensavo in questi giorni non mi viene in mente proprio
Non te la ricordi, eppure con un libro cosi
Ma lei era probabilmente di passaggio e il libro una scelta della docente precedente
Ok
Perché poi in seconda e terza ho avuto una prof.ssa di lettere che siamo sempre in contatto, una volta l’anno ci vediamo
Hai avuto maestre di passaggio ma quelle che si sono come dire fermate te le sei tenute tra i contatti
Si è vero, sono rimasta in rapporti, con questa delle medie ci sentiamo anche su whatsapp, anche l’altra sera, abita vicino Pisa….
Bene, bella cosa
È bello si e poi ci sono insegnanti che dimentichi come questa di prima media, ricordo forse aveva un cognome straniero, spesso succedeva che sceglievano come scuola Castelfranco e poi da Castelfranco venivano rimbalzate ad Orentano e non erano così contente
Un piano b....
Esatto, ti dico di più sto sfogliando questo libro mentre sono al telefono con te e per dire quanto non li volessi bene, all’ultima pagina c’è scritto con il pennarello verde “fine per sempre”
Non ci credo !
Si ultima pagina del libro, giro ci sono le conclusioni e io c’ho scritto “finalmente”
Fantastico
Eh il ricordo è questo
Un libro odiato
Era una scelta troppo forte per bimbi di prima media
Categoria libri odiati
Si, oddio non lo so sembrava incomprensibile all’epoca, difficile, ora che l’ho ritrovato lo voglio rileggere, magari chissà mi piace un sacco,
Succede, libri letti in età diverse riletti piacciono oppure no. Delle medie hai ricordi belli?
Ma senti in seconda e terza media abbiamo sicuramente letto qualche altro libro, ricordo “Il barone rampante”, no ma c’è scritto “1B”, l’ho letto alle superiori. Poi ricordo “Il dottor Zivago”, Il buio oltre la siepe” li ho letti ma non ho un ricordo a cui associarli mentre con “La nuvola nera” si. Alle medie ho letto anche, “Huckleberry Finn”, letto in “2 G”. Ce ne sarà qualcuno di terza…se cerco.
Lo alle medie avevo una prof. severissima ricordo “I promessi sposi”, “I Malavoglia”, “L’Odissea”, “La Divina commedia”
Lo alle superiori ho fatto questi
Io in terza media addirittura basi di latino
Eh vedi, io ho letto anche “La Lettera Scarlatta” che mi è piaciuta tantissimo, però non ti so dire, non ci sono scritte date, non ricordo se medie o superiori
Ecco e alle superiori?
Nel triennio abbiamo fatto “La Divina commedia”, il prof. era bravo nonostante fosse uno scientifico lui sosteneva che il latino era importante e fino a maggio della 5° abbiamo fatto versioni e compiti di latino e quindi ho questo ricordo della Divina commedi appassionante. Lui la raccontava bene ci faceva immedesimare nel periodo. Ricordo al biennio la professoressa con “I promessi sposi”, un ricordo non molto bello, forse non piacevano neanche a lei, avevamo questa sensazione, “non li leggeremo mai più questi Promessi sposi”. Dipende da chi ti li racconta, io ho letto anche “L’Agnese va a morire”, un libro letto da sola, sai libri che leggi da sola anche nel periodo estivo, come “La lettera scarlatta”, “L’ Ivanhoe”
Tanti stimoli vengono da fuori la scuola, poi tu hai avuto tua mamma
Si io ne ho tanti di libri, qua ho anche una serie dell’Unita, libri di tutti i tipi, anche quegli opuscoletti che si compravano in edicola con L’Unità, i classici, i grandi poeti, ne ho una marea, tutti gli italiani, Leopardi, Ariosto, Boccaccio…. Mi sono detta “prima di ricomprare un libro vengo qua e me ne scelgo uno”
Archeologia del libro, scava scava in casa un libro c’è
In giro poi compri sempre qualcosa alla fine….
…quando a casa ci sarebbero libri che aspettano di essere letti
E si anche alle bancarelle li vedi, dici “costa poco lo prendo”
E poi lo lasci lì e lo leggi dopo secoli. E senti le liste estive dei libri te le ricordi?
Si una lista a scuola qualcosa del genere la davano, un po’ la seguivo, un po’ no, leggevo quello che mi piaceva. E penso lo faccia a tutti, prendo un libro, leggo la sintesi se mi convince, indipendente se mi è stato consigliato o meno, lo compro. Io per anni andando al mare a Lido di Camaiore, c’è la Diffusione del libro
La ricordo pure io
Quel ragazzo è bravissimo, ho tanti libri comprati lì, loro sono sempre aperti anche dopo cena e abbiamo preso libri di tutti i generi
L’estate, il mare e la Diffusione del libro
Si poi il mio ideale di lettura è mare, lettino e un libro.
Relax e sul treno visto che sei stata pendolare hai mai letto?
Si ma senti solo inizialmente, poi sai sono chiacchierona e quando incominci a trovare le stesse persone sembra che con il libro di essere cafona, mi accorgevo che portavo il libro a fare una girata e quindi ho smesso. Quando prendo la freccia che sono da sola si ma quando fai la pendolare ti metti a chiacchierare con le persone di sempre
L’idea tipo per te è il mare sul lettino
Per me si è la libidine, e quando la gente di dice “non ti vene a noia?” rispondo “Ma cosa diamine viene a noia?"
E la sera leggi prima di andare a letto?
Dipende da varie cose, non sono una habitué del libro letto la sera, piuttosto in poltrona che non a letto
E finite le superiori cosa mi racconti?
Allora diciamo che inizi a leggere libri universitari che sono tematici ed impegnativi, e a volte non ti nego ho letto libri leggeri per cercare di sciogliere la mente, di pensare ad altro. Ho una serie di libri della Federica Bosco, “Mi piaci da morire” libri che ho sempre comprato a Lido di Camaiore, poi Stefania Bertola, alternavo letture leggere a letture soft
E adesso?
Ma senti ci sono due libri, consigliati da mia sorella mangiatrice di libri, anche alti, io libri alti scritti in piccolo così ad impatto mi sconvolgono, “La donna perfetta”, mi è piaciuta tanto” e “Mille splendidi soli”, veramente bello, l’autore è quello de “Il cacciatore di aquiloni” però “I soli” mi è piaciuto di più. Lo comprai in un mio viaggio a Roma, sicuramente alla libreria della stazione, nel giugno del 2009
Forse ero uscito da poco, è un best-seller
Si molto bello. Lo ha letto anche mia mamma, ma ha a lei è rimasto così così. Khaled Hosseini
E un libro del cuore?
Devo dire quando mi hai inviato la scaletta il primo librino che mi è venuto in mente proprio perché ho i nipoti francesi è “Le petit Nicola”, libro letto alle medie, a francese, il libro di narrativa, libro che mio nipote ha letto forse in prima elementare, noi alle medie
Questo ?
Si è semplice, leggero e poi avendo i nipoti francesi mi è rimasto nel cuore
Una sorta di destino nel libro. Mentre letture di nascosto ne hai fatte?
No io ricordo che mia nonna diceva che sua mamma quando a sera imparava a leggere e scrivere a fare la sua firma, la faceva di nascosto perché suo marito le diceva “cosa perdi tempo in queste cose”, c’era una questione di genere, una figura femminile legata ad un periodo storico in cui alla donna non era richiesto avere cultura. Io di nascosto per l’educazione che ho avuto non ho mai fatto niente, anche la sigaretta la prima l’ho fumata davanti ai miei. Per dire. Mi è sempre stato detto “purché tu legga va bene tutto”, i titoli di un quotidiano, ecco “purché ti appassioni alla lettura”.
Una cosa davvero bella. La lettura come strumento di indipendenza
Si di libertà
Un' ultima domanda Jessica: ci sono domande che non ti ho fatto? Cose che vorresti aggiungere?
In realtà no però c’è un libro dove mi è caduto adesso l’occhio, un libro leggero, “Giramondo” di Danielle Steel, è un bel libro, è un libro fuori dalle righe per quello che è il mio standard, sono oltre 500 pagine, però si legge bene, lo lessi velocemente, me lo regalò una mia compagna al liceo pensando alla mia smania di andare a giro, di non stare ferma a casa. Amica con cui ci siamo perse dopo il liceo, lei però aveva capito chi fossi per regalarmi questo libro, tra le cose dentro c’è un biglietto, “Belli dentro disco live a Lucca in via di Mugnano”
Una discoteca….
A 10 metri dallo stabilimento Fabio Perini, pensa te
Un segnalibro
Si di tutto di più ci metto dentro i libri io, li apro e guarda cosa ci trovo dentro! E con Lara ci siamo perse, anche le altre amiche del liceo con cui ci ritroviamo una volta l’anno per una cena, non ne abbiamo più traccia. Questo libro lo tengo qua perché mi piace tantissimo. Libro regalato da una mia amica che aveva capito il mio approccio alla vita ma con la quale adesso non ci vediamo più
Non è facile regalare libri, è come il profumo
Esatto me lo hai tolto di bocca, telepatia. È come un profumo, è personale. A mia sorella ho regalato un libro di Guccini ma lei è un appassionata, era semplice, c’ho preso ma altrimenti è difficile
Mi è venuta in mente un’altra domanda, forse grazie alla figura di tua mamma: a cosa associ la parola lettura?
A panorama, paesaggio, al vedere. A mia mamma fischieranno le orecchie, io e mia sorella la portavamo in giro, il Lunedi alle elementari c’era il tema del lunedì e dovevi raccogliere idee su cosa avevi fatto nel fine settimana, allora mia mamma “ma leggete qualcosa”, o se andavamo da qualche parte “osservate bene dove siamo”, ai musei lo stesso, una qualsiasi visita lei diceva “osservate bene, leggete, cosi domani sapete cosa scrivere”. La lettura mi viene in mente anche amore per la lettura, sapere scrivere, sapersi esprimere e poi anche … indipendenza !
Mi hai fatto venire in mente te questa domanda. Si mi piace la inserisco in scaletta per le future interviste. Ti viene in mente altro?
No per il momento no, se non che la lettura ti accompagna sempre, le tre cose principe per una crescita personale interiore della persona per me sono la lettura, la musica e la matematica nel senso di scienza. Io ho una mente matematica e se devo scegliere riesco ad esprimermi meglio con i numeri. Sono 3 pilastri, non si può vivere senza musica senza lettura e lo stesso senza la scienza
Poi sono segni
Esatto
Sono linguaggi
Pensa ad un pentagramma. E poi la lettura li tiene tutti insieme tutti, sono modalità di lettura diverse ma interpretare…
Interpretare segni giusto! Ecco bene con questo bel finale direi abbiamo concluso, grazie!
Sai che libri non ti ho detto quelli de I quindici, letti da mia mamma e poi da sola